Ayzoh Aps (aka Ayzoh!) è un centro di fotografia documentaria e comunitaria: lavoriamo al fianco delle piccole comunità che affrontano sfide impegnative in campo sociale, culturale ed economico.

Nel nome la missione

Ayzoh – አይዞህ (m) አይዞሽ (f) – (ayzoh/ayzosh) – è una parola dell’amarico, la lingua ufficiale dell’Etiopia, una terra a cui siamo particolarmente legati e dove ― nella città di Hawassa ― abbiamo una sede operativa.

A seconda della situazione, significa: “vedrai che andrà tutto bene”, “spero che non ti sia fatto male”, “non preoccuparti”, “forza!”, “coraggio”, “sono con te”, “ce la farai”, “resisti!”. Gli etiopi la usano per consolare chi sta vivendo un momento difficile o per incoraggiare chi deve affrontare una prova impegnativa. Noi facciamo lo stesso attraverso la fotografia e la progettazione editoriale.

Cosa facciamo

Partendo sempre dalla narrazione visuale, Ayzoh! produce strumenti editoriali di qualità con chi ― nonostante le condizioni avverse (sociali, politiche, ambientali) e la scarsità di risorse ― è impegnato a creare scintille di comune umanità, valore, consapevolezza, equità, conoscenza e bellezza attraverso le arti, la cultura, l’informazione, l’istruzione, le scienze, la tecnologia e l’imprenditoria sociale.

Siamo particolarmente interessati a supportare le iniziative che sono utili per la collettività in cui vengono attuate ma che rappresentano anche una fonte di ispirazione a un livello più ampio.

Struttura tecnica

Ayzoh! è specializzata in fotografia documentaria e comunitaria ma al suo interno dispone anche di un laboratorio editoriale e uno studio di design. Questo ci consente di soddisfare tutte le esigenze della comunicazione moderna e di seguire ogni tipo di progetto editoriale dall’idea iniziale al prodotto finale..

I fotografi di Ayzoh! ― supportati dal nostro team di ricercatori sociali e da una rete di collaboratori attiva in molte aree del mondo― sono abituati a operare anche in condizioni estremamente difficili e hanno la credibilità per affrontare questioni sociali delicate e complesse.

I nostri designer ― in base alle esigenze di ogni specifico progetto ― utilizzano le tecniche e gli strumenti più adatti (stampa, web, video, installazioni multimediali o eventi dal vivo) per promuovere cause e iniziative a impatto comunitario.

Cos'è la fotografia comunitaria

La fotografia comunitaria è un approccio alla fotografia in cui la rappresentazione e il racconto per immagini di un luogo, di un evento o di una storia personale è prodotto collettivamente e a più voci.

Non emerge quindi solamente lo sguardo e il punto di vista di un solo fotografo “esperto”, ma il risultato di un processo cui partecipano più persone, impegnate in un’azione comune che può avere volta a volta obiettivi differenti: estetico, etico o politico, ad esempio.

Nei progetti di fotografia comunitaria di Ayzoh! ― indipendentemente dalle competenze tecniche dei partecipanti ― vengono coinvolti bambini, adolescenti e adulti, appartenenti a diversi ambienti, culture e classi sociali, per realizzare un reportage collettivo in cui nessun punto di vista prevale sugli altri.

I fotografi professionisti e i consulenti di Ayzoh! offrono assistenza tecnica e contribuiscono ad attivare il processo di partecipazione nelle diverse fasi del lavoro collettivo: reportage sul campo, post-produzione ed editing delle immagini. Inoltre ― oltre a partecipare come tutti gli altri alla realizzazione degli scatti fotografici ― garantiscono che i diversi punti di vista continuino a dialogare tra loro.

Spesso da questi lavori nascono delle pubblicazioni ― stampate, digitali, online o video ― affinché resti nel tempo un racconto della vita comunitaria e, quindi, una biografia o una auto-biografia collettiva.

In definitiva, la fotografia comunitaria nasce con propositi comunitari, si realizza in modo partecipativo e parla della vita di comunità per favorire la consapevolezza, lo sviluppo sociale e culturale e ― in alcuni casi ― la difesa di una collettività da fenomeni di sfruttamento, violenza e abusi di potere.

Cosa rappresenta la fotografia per noi

E’ unione e non divisione, dialogo e non discussione, diversità e non omologazione, cooperazione e non competizione, progresso e non status quo. E’ rivolta. E’ un atto di resistenza per evocare, (ri)scoprire e affermare la nostra comune umanità.

E’ controcultura. E’ un istinto di vita in opposizione alla cultura dominante egotica e mortifera. E’ libertà di linguaggio. è una parola poetica che infrange le regole del parlare comune, viola il buonsenso e parte alla conquista di un significato, di una possibilità.

E’ l’invocazione di un istinto creativo, quello che infonde valore e bellezza alle cose. E’ seduzione, eros.

E’ sentimento, emozione. è una relazione affettiva creata attraverso progetti reali e autentici. E’ esperienza concreta. E’ un ringraziamento a chi ci apre cuore, anima e Casa.

Cosa cerchiamo

Come fotoreporter, documentaristi e ricercatori, il focus del nostro lavoro è la rappresentazione del senso di comunità: cerchiamo di capire cos’è che crea  —  o che inibisce  —  quel sentire di appartenersi gli uni agli altri, anche e soprattutto tra diversi, in società multi-locali e in perenne mutazione.

Questa ricerca si esprime principalmente mediante reportage da cui poi nascono progetti editoriali ed eventi multimediali che hanno l’obiettivo di rendere tangibile la concatenazione, il consolidamento e l’integrazione delle nostre unicità attraverso differenti condizioni, culture e latitudini.

Dove lo cerchiamo

Per sua natura Ayzoh! è nomade e opera globalmente. Raccogliamo storie in tutti gli ambiti che riguardano la vita di una comunità: lavoro, politica, economia, relazioni umane, arte, musica, moda, architettura, educazione, pratiche spirituali e religiose.

Cerchiamo le storie dentro la vita quotidiana contemporanea, in contesti urbani, rurali e marini. Documentiamo i laboratori dove nascono le idee del futuro ma ci immergiamo anche nelle antiche tradizioni popolari in cui risuona l’eco di valori universali che travalicano i tempi della storia e i luoghi del nostro pianeta.

In definitiva, ci interessa qualsiasi cosa che sia in grado di sprigionare scintille di spirito comunitario o di lanciare un invito a considerare cosa può essere preservato, migliorato, abbandonato, rivisto o creato al fine di riappropriarci del concetto di essere comunità in senso sia territoriale che globale.

L'organizzazione

Ayzoh! è un’impresa sociale senza scopo di lucro, indipendente e totalmente controllata dai propri soci. La nostra sede principale è a Rimini e operiamo a livello locale, nazionale e internazionale.

Modello di business

Per sostenere la nostra missione abbiamo adottato un modello ibrido no-profit/profit: questo ci permette di finanziare progetti sociali a favore delle comunità più emarginate ― totalmente gratuiti per i beneficiari ― senza necessariamente dipendere da donazioni pubbliche o private.

Questo ci aiuta a difendere la nostra indipendenza, a mantenere bassi i costi amministrativi, a scegliere con cura i nostri sostenitori, a rimanere obiettivi e a evitare qualsiasi conflitto di interessi che possa influenzare il nostro lavoro o allontanarci dal focus che ci siamo dati.

Come ci finanziamo

Ayzoh! si finanzia principalmente attraverso: 1) la vendita di servizi e prodotti ― quali progetti editoriali e reportage fotografici su commissione, video e documentari, viaggi e workshop, libri e stampe da collezione ― offerti sul mercato come qualsiasi altra piccola impresa; 2) i contributi e la partecipazione attiva di una comunità internazionale di sostenitori.

Codice etico

1.  lavoriamo solo per progetti che contribuiscono a seminare unità e non divisione, cooperazione e non competizione, dialogo e non discussione, diversità e non omologazione, innovazione e non status quo;

2. ogni progetto è importante: anche quando i nostri servizi sono totalmente gratuiti per chi ne beneficia, il risultato finale deve essere sempre della migliore qualità possibile;

3. operiamo solo su esplicito invito delle comunità coinvolte e sempre in stretta collaborazione con i loro membri: non crediamo nei progetti calati dall’alto;

4. cerchiamo sempre di mantenere le distanze da un certo stile narrativo ― basato su pietismo e paternalismo ― tipico di molti progetti sociali o “umanitari”;

5. rifiutiamo di intraprendere qualsiasi rapporto che possa sfociare in un vincolo di dipendenza ― sia economica che di altra natura ― con le persone che usufruiscono dei nostri servizi: il nostro sostegno è solo temporaneo e dimensionato su obiettivi tangibili e realmente raggiungibili;

6. sosteniamo i progetti perché si basano su una buona idea che ci appassiona e ci convince, non perché le persone o le comunità siano “bisognose”;

7. i nostri lavori rifuggono da qualsiasi ideologia identitaria e dalla dicotomia del “noi contro loro”: ogni progetto firmato Ayzoh! va considerato come un atto di resistenza per evocare, (ri)scoprire e affermare la nostra comune umanità.

Le origini di Ayzoh!

L’idea di Ayzoh! è stata concepita, nel 2008, ad Acupé ― un Quilombo situato sulle rive del Rio Paraguaçu, nello Stato di Bahia ― dal fotografo Claudio Maria Lerario.

Mentre lavorava a un documentario sul patrimonio culturale intangibile del luogo ― e sulla sua importanza per generare inclusione sociale ma anche per contrastare la criminalità alimentata dal narcotraffico ― Claudio ha preso coscienza dell’inconciliabilità tra la bontà delle loro idee e le risorse a disposizione per comunicarle o difenderle.

Di fatto, la scarsità di risorse rendeva le loro iniziative ― utili per la piccola comunità locale ma anche ricche di significato per persone di ogni latitudine ― invisibili di fronte alla minaccia di una cultura dominante, mediaticamente attrattiva e dotata di ben altre risorse per propagandare i propri messaggi.

Là è nata l’idea di trasformare i 20+ anni di esperienza ― nel reportage, nella pubblicità e nell’industria editoriale internazionale ― in uno strumento da condividere con le piccole comunità marginalizzate o rese vulnerabili dai processi di omologazione in atto ovunque nel mondo.

L’idea si concretizzò nel 2009, in Etiopia, soprattutto grazie al supporto della scrittrice Angela Altieri McDonald (vedi video in alto). Per molti anni Ayzoh! ha quindi operato come un collettivo ― informale e transnazionale ― composto da professionisti dei media, del design e delle scienze sociali.

Recentemente ― dopo decine di progetti realizzati in varie parti del mondo per piccole comunità di ogni tipo ― Ayzoh! ha assunto la sua attuale struttura organizzativa e legale.

Team e Direttivo

Il team di Ayzoh! è  composto da dieci membri permanenti e da una collaudata rete di collaboratori — sparsa in quattro continenti — che include fotogiornalisti, filmmaker, scrittori, artisti, designer, stampatori, programmatori, educatori, operatori umanitari, ricercatori sociali ed esploratori di ogni tipo.

Informazioni utili

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